la raccolta differenziata inizia nel sottolavello

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Raccolta differenziata… mai parola è stata più attuale, ma per scongiurare la nevrosi casalinga da differenziazione dei rifiuti occorre organizzarsi a partire dagli spazi abitualmente destinati alla Pattumiera.

In Occidente si consumano 50 tonnellate di risorse materiali all’anno pro-capite.Ad esempio, quando andiamo in farmacia, insieme alla pastiglia richiesta, il farmacista consegna molto altro a cui nessuno fa più caso. Così una volta pagato il conto, sempre più salato, ci portiamo a casa gratis un pacchetto di carta, cartone e plastica con dentro 2 grammi di analgesico… Lo stesso dicasi quando acquistiamo una confenzione di 500 grammi di pomodori nel suo involucro di plastica, oppure una manciata di prezzemo. Ebbene, per produrre un chilo di quella plastica, oltre a far crescere la spazzatura, si consumano 17 chili e mezzo di acqua, un po’ di petrolio, una spruzzata di zolfo, una di monossido di carbonio e 2 chili e mezzo di CO2… tutti “ingredienti” che contribuiscono a far crescere il gas serra. Ma questo oggi, pare un fatto scontato. Così succede che spesso il superfluo è maggiore del necessario.

Proviamo ad immaginare come potrebbe essere la nostra abitazione se tutti questi imballaggi di carta, cartone, plastica, cellophane invece che gettarli nei cassonetti li mettessimo in un angolo della nostra casa: ebbene, alla fine del mese avremmo occupato qualche metro quadro della sua superficie.

Secondo l’Apat (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici) la quantità di spazzatura gettata nei cassonetti  da un cittadino italiano medio corrisponde a circa un chilo e mezzo al giorno, cioè a 600 chili all’anno.

Ma cosa c’è in un chilogrammo di rifiuti domestici? C’è di tutto, come sappiamo, e quasi tutto può avere una destinazione diversa dalla discarica, ad eccezione dei 120 grammi di materiali inerti, poco più del 10 per cento del totale, anche se c’è chi ha tratto fuori qualcosa di utile e non inquinante da quei materiali.

Se si facesse una raccolta differenziata più seria,  isolando i loro componenti (vetro, carta, alluminio, parte “umida”), utilizzandoli per produrre nuovo materiale, dalla carta riciclata al compost per uso agricolo, ma anche alle sedute delle sedie o ai  dissimulatori di traffico. Oltreciò, raccogliendo, ad esempio, 1237 tonnellate di vetro si risparmiano 134 tonnellate di petrolio.

La gente dovrebbe sapere che con 19 bottiglie di plastica si può realizzare una coperta in pile, che durerà probabilmente una vita, spiega Vincenzo Conte, della società campana Erreplast. Riciclare 1000 chili di plastica fa  risparmiare un 300/400 chili di petrolio, 1400 chili di materie prime; riciclare 1000 chili di alluminio fa risparmiare oltre 3000 chili di petrolio, oltre 4000 chili di bauxite…

idee sulle soluzioni d’arredo per la raccolta differenziata 

www.areamobili.com       www.domusarredilissone.it 

Domus arredi Via Pascoli, 39 Lissone tel 039794790

info e preventivi info@domusarredilissone.it

 

 altre informazioni sulla raccolta differenziata  http://ilprofessorechos.blogosfere.it/2008/05/la-raccolta-differenziata-e-lunica-strada-percorribile.html