Affascinante, divertente, trendy… il frigorifero a cassettoni di hotpoint Ariston. Si adatta perfettamente alla moderna cucina minimalista. Questo modello sfrutta il sistema contenitivo dei cassettoni totalmente estraibili, i due cassettoni offrono differenti temperature che vanno dai 2 ai 7 gradi… (attenzione solo frigorifero, niente congelatore)
informazioni Domus arredi Via Pascoli 39 Lissone tel 039794790
CECED , L’ETICHETTA ENERGETICA DEGLI ELETTRODOMESTICI
L’etichetta serve a classificare il livello di consumi di ciascun modello: la classe A per la classe più efficiente, cioè a più bassi consumi; ( A+ se permettono di risparmiare fino al 13% rispetto ad A; A++ se permettono di risparmiare fino al 25% rispetto ad A) la classe G per quella meno efficiente, cioè a più alti consumi. Sotto al simbolo che identifica la classe di efficienza del modello, viene riportato il consumo in kilowattora (kWh) riferito a un anno di funzionamento (per i frigoriferi) o per ciclo di lavaggio (lavatrici, lavastoviglie). La lunghezza della freccia e il suo colore rappresentano i consumi: la freccia più corta e di colore verde indica i consumi più bassi, cioè l’efficienza più alta; la freccia più lunga e di colore rosso indica i consumi più alti e dunque l’efficienza più bassa.
PER IL 2009/ 2010 E’ PREVISTA UNA REVISIONE DI QUESTO STRUMENTO, L’EFFICIENZA ENERGETICA DOVREBBE ESSERE INDICATA CON UNA SCALA NUMERICA, CON 7 LIVELLI DI EFFICIENZA E AL MODELLO PIU’ EFFICIENTE VERRA’ ASSEGNATO IL NUMERO 7 e IL COLORE VERDE PER POTER COSI’ ASSEGNARE A NUOVI PRODOTTI ANCORA PIU’ EFFICIENTI UN LIVELLO SUPERIORE “8” ED EVITARE QUELLA CONFUSIONE CREATASI CON +, ++, +++
non ci resta che aspettare e avere pazienza.. Chissà che confusione nei mesi di passaggio tra un’etichetta e l’altra quando in commercio si troveranno elettrodomestici “di tutti i numeri, lettere e colori”
Per scegliere l’elettrodomestico più adatto alle tue esigenze rivolgiti a DOMUS ARREDI
DOMUS ARREDI RIVENDITORE AUTORIZZATO VENETA CUCINE
DOMUS ARREDI
VIA PASCOLI 39 LISSONE (Monza e Brianza) TEL 039794790
SE SOSTITUISCI IL TUO VECCHIO FRIGORIFERIO CON UNO IN CLASSE A+
La finanziaria 2008 prevede degli incentivi per l’efficienza energetica.
Efficienza energetica in casa: frigoriferi e congelatori
“Per le spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre 2010, per la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni con analoghi apparecchi di classe energetica non inferiore ad A+ spetta una detrazione dall’imposta lorda per una quota pari al 20 per cento degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo della detrazione di 200 euro per ciascun apparecchio, in un’unica rata”
Questo vuol dire che fino al 31 dicembre 2010 avremo la possibilità di sostituire il nostro frigorifero, frigo-congelatore o congelatore di classe energetica da A a G con un apparecchio di classe A+ o A++ potendo recuperare il 20% della spesa d’acquisto fino a un massimo di 200 euro. Questa la documentazione che bisogna conservare per avere diritto all’incentivo:
– Lo scontrino o la fattura che testimonia l’avvenuto pagamento – La documentazione del produttore che testimonia che l’apparecchio acquistato sia di classe A+ o A++ – Un’autodichiarazione da cui risulti la tipologia dell’apparecchio che è stato sostituito e le modalità utilizzate per lo smaltimento dello stesso con l’indicazione dell’impresa a cui è stato conseganto il vecchio apparecchio
La famosa poltrona sacco alla “Fantozzi” o alla “Fracchia” che ha visto nascere la famosa frase “Com’è umano lei!” Il sacco morbido ed avvolgente, in diversi colori. Mitica poltrona a sacco Pop Art in sky, penso che la descrizione sia superflua e che tutti almeno una volta l’abbiano vista nei film di Fantozzi. La poltrona è originale degli anni 70.
La poltrona Sacco progettata da Gatti, Paolini e Teodoro quest’anno compie 40 anni (1968-2008)
Raccolta differenziata… mai parola è stata più attuale, ma per scongiurare la nevrosi casalinga da differenziazione dei rifiuti occorre organizzarsi a partire dagli spazi abitualmente destinati alla Pattumiera.
In Occidente si consumano 50 tonnellate di risorse materiali all’anno pro-capite.Ad esempio, quando andiamo in farmacia, insieme alla pastiglia richiesta, il farmacista consegna molto altro a cui nessuno fa più caso. Così una volta pagato il conto, sempre più salato, ci portiamo a casa gratis un pacchetto di carta, cartone e plastica con dentro 2 grammi di analgesico… Lo stesso dicasi quando acquistiamo una confenzione di 500 grammi di pomodori nel suo involucro di plastica, oppure una manciata di prezzemo. Ebbene, per produrre un chilo di quella plastica, oltre a far crescere la spazzatura, si consumano 17 chili e mezzo di acqua, un po’ di petrolio, una spruzzata di zolfo, una di monossido di carbonio e 2 chili e mezzo di CO2… tutti “ingredienti” che contribuiscono a far crescere il gas serra. Ma questo oggi, pare un fatto scontato. Così succede che spesso il superfluo è maggiore del necessario.
Proviamo ad immaginare come potrebbe essere la nostra abitazione se tutti questi imballaggi di carta, cartone, plastica, cellophane invece che gettarli nei cassonetti li mettessimo in un angolo della nostra casa: ebbene, alla fine del mese avremmo occupato qualche metro quadro della sua superficie.
Secondo l’Apat(Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici) la quantità di spazzatura gettata nei cassonetti da un cittadino italiano medio corrisponde a circa un chilo e mezzo al giorno, cioè a 600 chili all’anno.
Ma cosa c’è in un chilogrammo di rifiuti domestici? C’è di tutto, come sappiamo, e quasi tutto può avere una destinazione diversa dalla discarica, ad eccezione dei 120 grammi di materiali inerti, poco più del 10 per cento del totale, anche se c’è chi ha tratto fuori qualcosa di utile e non inquinante da quei materiali.
Se si facesse una raccolta differenziata più seria, isolando i loro componenti (vetro, carta, alluminio, parte “umida”), utilizzandoli per produrre nuovo materiale, dalla carta riciclata al compost per uso agricolo, ma anche alle sedute delle sedie o ai dissimulatori di traffico. Oltreciò, raccogliendo, ad esempio, 1237 tonnellate di vetro si risparmiano 134 tonnellate di petrolio.
La gente dovrebbe sapere che con 19 bottiglie di plastica si può realizzare una coperta in pile, che durerà probabilmente una vita, spiega Vincenzo Conte, della società campana Erreplast. Riciclare 1000 chili di plastica fa risparmiare un 300/400 chili di petrolio, 1400 chili di materie prime; riciclare 1000 chili di alluminio fa risparmiare oltre 3000 chili di petrolio, oltre 4000 chili di bauxite…
idee sulle soluzioni d’arredo per la raccolta differenziata
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